Lievito

Tra i post che verranno catalogati sotto il cappello “Stati Uniti”, ci sarà senz’altro spazio per quelli dedicati al cibo. Penso sia necessario per noi mantenere una certa lucidità alimentare una volta arrivati e complice una fastidiosa allergia al nichel di Noemi, abbiamo deciso di buttarci nella nascita e cura del lievito madre. Uno dei pochissimi tollerati.

È un test. Lo rifaremo senz’altro una volta arrivati, ma per evitare in primo luogo di arrenderci a cibo spazzatura e secondariamente a dover spendere un capitale per mangiare ci siamo convinti a fare un tentativo. Anche grazie al supporto di Valentina.

La doverosa premessa è che non abbiamo mai panificato, siamo delle capre e dai mesi della pandemia non abbiamo imparato nulla, se non a fare bene la pizza una volta sola dopo svariati tentativi ed uscire di scena da imbattuti.

Ieri con l’avanzo di una rinfrescata abbiamo provato a fare dei taralli. Che prima di essere messi in forno avevano anche un senso, diciamo.

I primi taralli di sempre prima di essere infornati

Mentre una volta usciti sembravano palline di didò dopo una giornata all’asilo. E sanno di grissino invece che di tarallo. Però sono buoni e mangiabili.

Andiamo avanti!

Sono buoni, ma sanno di grissino

18 of October, 2023

Ieri sera davanti a una pinta di birra con Icilio discutevamo di Lies of P e di come potesse essere uno di quei souls che forse avrei potuto affrontare anche io. Mi ha destato un po’ dal torpore stordente di EA Sports FC 24 e dalla sua maledetta assuefazione e mi sono detto, cazzo, quanti giochi ho ancora in backlog.

FFXVI, Zelda, Cyberpunk 2077 da ricominciare post patch, Forza Motorsport, Cocoon, Sonic Superstars, Super Mario Bros. Wonder e potrei andare avanti molto a lungo con la lista…

Stasera ho acceso la mia Xbox ormai traboccante di titoli installati e mi sono detto proviamo Lies of P in cloud con la mia Gigabit. Beh, il risultato è quello sottostante.

Bello il futuro del gaming in cloud…

17 of October, 2023

Quanto cazzo è buona la pizza?

Avete visto Beckham su Netflix? La nuova docu serie sullo storico giocatore del Manchester United e non solo, apre una finestra sulla sua vita raccontata attraverso gli occhi dei suoi compagni di squadra, i suoi avversari, ma soprattuto quelli dei due coniugi Beckham. Vittime del loro successo, ma grazie al quale hanno sempre mantenuto focus sull’obiettivo. Non essere i più famosi, ma vincere grazie alla fama.

Direi che ci sono riusciti. Il successo non spesso va di pari passo con il talento e l’impegno, ma quando ci riesce deve esserci anche un altro ingrediente nell’equazione per poter funzionare davvero. La fortuna.

iPhone Home Screen 2023

Rispetto all’anno scorso è successo che ho unito i due telefoni in uno solo. Stufo di portarmi appresso tutto doppio, questa è stata la scelta migliore dal punto di vista tecnologico degli ultimi 365 giorni.

Le differenze:

  • Ho adottato Fantastical come app di calendario principale. Ho unito qui sia calendario personale che aziendale. Perfetto direi.
  • Sono scomparsi Bear e Clear per inutilizzo completo.
  • All’interno della cartella Social sono comparsi Glass che è diventata la mia app/repository di riferimento per quelle poche foto che mi escono bene.
  • E Mona, l’app che utilizzo per Mastodon, anche se la utilizzo davvero poco.
  • Avendo due numeri sullo stesso telefono, il trick per Whatsapp è stato quello di splittarli sfruttando WA Business.

Per il resto non dovrebbe essere cambiato nulla. Se avete domande o suggerimenti su app da avere assolutamente, commentate, scrivete pure.

Grazie!

Monumentale

Ieri pomeriggio abbiamo passato 3 ore di visita guidata al cimitero monumentale di Milano. Ho approfittato per qualche scatto.

15 of October, 2023

Poss

Ieri sera siamo andati a mangiare a il Poss a Bovisio. Scimmiotta un po’ Spontini, ma in stile gourmet. L’impasto è molto più leggero però e questo è un bene soprattutto per la digestione. Gli ingredienti mi sono parsi di ottima qualità, salvo il fatto che la mia pizza si chiamasse Zafferana e di zafferano non avesse nemmeno l’ombra.

Barili esplosivi

È nata una nuova newsletter, è dell’amico Alessandro Zampini e parla di videogiochi. Lascio descriverla a lui. Iscrivetevi e leggete il primo numero, vi spiega perché l’ha chiamata così, ma serve anche un po’ di background lore di Joypad per capirlo!

Barili Esplosivi è una newsletter che mette insieme un po’ di cose che vengono dal mondo dei videogiochi. La scrivo io, che sono Alessandro Zampini e che già faccio alcune cose sui videogiochi con Il Post come Manettini e Joypad. Barili Esplosivi si ispira senza provare particolare vergogna a Link Molto Belli di Pietro Minto, a cui gli ho anche chiesto se la cosa gli stesse bene. Ha detto di sì. Nel senso che gli sta bene, non che lo infastidisce.

8.7 🐕

La questione per noi di maggiore rilevanza durante questa fase di pianificazione di trasloco verso gli Stati Uniti è come far viaggiare Panna nel migliore dei modi scongiurandole in qualsiasi modo un viaggio in stiva dell’aereo.
Studiando un po’ siamo arrivati a scoprire che nei voli interni tra città americane i cani possono viaggiare in cabina liberamente, senza trasportino. Per la tratta precedente, quindi Italia-Stati Uniti, ci siamo informati e ci sono un paio di compagnie che richiedono un peso massimo del cane di 19 lbs. equivalenti a 8.6 Kg. per consentirle di viaggiare in cabina seppur all’interno di un trasportino. Stamattina abbiamo pesato Panna ed ha raggiunto la ragguardevole cifra di 8.7 Kg. Partiva da quasi 10 Kg. a giugno 🎉.

Ci manca poco. L’idea è provare a farla viaggiare con Noemi in un viaggio di breve durata, tipo Milano-New York e poi sfruttare un volo interno per farla stare più comoda ed evitarle ulteriore stress. Aggiornamenti più avanti!

14 of October, 2023

Onestamente ho provato a dare un tentativo a micro.blog. L’ho valutato come alternativa a questo spazio per dare sfogo a pensieri veloci, fugaci, immagini e tracce di testo spesso destinate ai social network. Solo che si presenta a tutti gli effetti come una piattaforma da personalizzare, come questa, come qualcosa che già esiste e posso sfruttare ogni volta che voglio. Proverò a farlo ancora con più frequenza, così, senza un titolo. Pensieri da weblog. In effetti, un blog dovrebbe essere anche questo.

Una nuova vecchia PlayStation 5

Quelle presentati ieri sono due modelli di PlayStation 5 post cura Slim Fast (metto una reference per chi non sapesse). Sono totalmente inutili per chi già ne possiede una e prendono un po’ in giro chi ancora non ce l’ha.

Perché? Perché tecnologicamente offrono soltanto poco meno di 200GB di spazio in più, se si vuole personalizzare l’esterno ora bisogna comprare 4 pannelli invece di 2 e per l’edizione digital c’è la possibilità di aggiungere un lettore Blue-Ray esterno alla modica cifra di 119 euro. Ok sono più piccole del 30% e pesano di meno, ma non c’è nessuna giustificazione per portare indietro la mia edizione day one e sostituirla con questa.

Inoltre:

Con il nuovo modello PS5 sarà incluso uno stand orizzontale. Inoltre, un nuovo stand verticale compatibile con tutti i modelli PS5 sarà venduto separatamente al prezzo di 29.99€.

Mentre nell’edizione attuale è incluso nel prezzo…

Quindi per chi si aspettava un aggiornamento mid-gen c’è ancora da aspettare un pochettino, questi sono gli ultimi colpi di coda del CEO uscente Jim Ryan.

People & Blogs. Tocca a me

Come anticipavo qualche settimana fa, ieri è toccato a me essere intervistato da Manuel nella sua serie settimanale People & Blogs.

Mi ha fatto molto piacere e penso resti come testimonianza personale di come sia nato questo luogo.

Il problema di Milano è il traffico

Si diceva di Palermo in una famosa battuta in Johnny Stecchino. Ma su Milano si potrebbe dire tranquillamente altrettanto, se non peggio.

Ieri sera siamo capitati per un compleanno di un collega nemmeno troppo in centro, viale Umbria, quindi zona est, l’area di Milano più vicina in linea d’area a casa. 30 min dopo le 21 e con molta facilità siamo arrivati a destinazione.

I 30 minuti sono divenuti 45 abbondanti per l’assenza di parcheggio. Abbiamo fatto 3 volte il giro dell’isolato e all’ultimo semaforo prima di finalmente trovarne uno ho esclamato: tutto questo non mi mancherà una volta oltreoceano.

Le auto sono davvero ammassate in ogni modo possibile. Sui marciapiedi, dentro le strisce gialle destinate ai residenti pur non essendolo, creativamente in mezzo alle rotonde, sulle strisce pedonali e nelle aree destinate ai bus.

Stamani mi ritrovo con questo post di dotcoma e non posso fare a meno di chiedermi se fosse seduto lì con me in macchina ieri sera:

Milano non è una città — Valencia, Barcellona, Lisbona, Ljubljana, Berlino, Amburgo, Copenhagen, Stoccolma sono città. Milano è una discarica a cielo aperto di automobili.

Se poi hai la fortuna di vivere vicino a un bar di relativo successo, la situazione è angosciante: auto ovunque sui marciapiedi, in doppia fila, in curva, sulle aiuole.

E costoro sono ovviamente tutte persone che vanno a bere e che poi guidano.

C’è una quantità spropositata di autovetture per una città che probabilmente non è pronta ad accoglierne così tante perché ancora oggi impreparata a farlo, con strade mediamente piccole e che non è dotata del sufficiente numero di garage per gli abitanti che vi risiedono. Pertanto le strade traboccano di quattroruote e chi viene da fuori ne paga sempre lo scotto, tra area b, c, e parcheggi a ore come ultima spiaggia.

Dice, ok, ci sono i mezzi pubblici. Per fare lo stesso tragitto fatto ieri avrei forse dovuto mettere in conto almeno 1h e 20min di tragitto andata e ritorno. Non ho la ricetta pronta, come penso nessuno ce l’abbia altrimenti avremmo già risolto questa annosa questione da decenni. Ma a un certo punto ci sarà una scelta drastica da fare. Che non è soltanto climatica/ambientale, ma piuttosto di spazi urbani da ripensare e mobilità intra cittadina da ridisegnare per abbattere questa folle numerica.

Written by Andrea Contino since 2009